« … una pastona bianca e nera, con sopra una spruzzata di quella bellissima granella in duralluminio che sola contraddistingue la pasta veramente cattiva». Poche pennallate, efficaci come solo il duralluminio di Benni può esserlo, e la Luisona si materializza davanti ai vostri occhi. Potreste forse immaginarla diversamente, una pasta che risiede al Bar Sport e si chiama così? Questo post è un po’ atipico per la civetta, e va ascritto alla lista dei pochi articoli dedicati ai fornelli; in particolare, per la seconda volta, si tratta di un post che ha per oggetto un dolce destinato a partecipare a una gara. Si tratta del #pagineaifornellicontest, ideato dalla brava Beatrice del blog Betulla, che sposa due campi tra i quali c’è una naturale affinità: la cucina e la letteratura. Quando ho letto le regole del contest ho subito pensato alla Luisona del Bar Sport, che forse è stato anche il mio primo approccio con Benni. E quale momento migliore per la pubblicazione della ricetta se non la Vigilia, quando tutti sono intenti a spignattare in vista di pranzi, cene e regali?
Per la pasta della brioche ho usato, senza modifiche, la ricetta della treccia di Alice, privandola naturalmente dello sciroppo e del ripieno. Anziché la treccia, ho impastato delle brioches simili a quelle siciliane, col “tuppo”, perché nella mia testa la Luisona aveva proprio quella forma lì. Una volta cotte, ho messo all’interno la crema pasticcera (tagliando un dischetto dal fondo, svuotando un po’ e richiudendo) e ho decorato la superficie con glassa di zucchero e cioccolato, aggiungendo la granella e il duralluminio.
Di seguito, le dosi per la glassa e la crema pasticcera:
Come la Luisona del racconto, anche questa è stata uccisa a tradimento da una famelica creatura in cerca di colazione, ma per ora non si è vendicata! Chi volesse leggere la storia per intero, cliccando sull’immagine qui sotto può scaricare il pdf.
Con questa ricetta partecipo a #pagineaifornellicontest di Betulla
Un altro dei tuoi tanti talenti! Bello questo contest, ne ho già letto su fb e mi pare che faccia uscire delle belle ispirazioni. La Luisona poi è una leggenda ormai… Buon Natale! 🎄
Cara Viv, grazie dei complimenti, come al solito tanto generosi! Anche la civetta e la Buba ti fanno i loro migliori auguri! 😙
Colpa tua: sei brava e simpatica (e non te la tiri nemmeno!) 😉😁
😁😙😙😙
Cara Civetta! che bello questo post! Giuro che leggendolo ho pensato: fancyhollow foodblog inside! è solo la seconda volta che pubblichi post a tema cibo, ma ti riesce davvero benissimo! Grazie di cuore per questa ricetta illuminata dai riflessi del “duralluminio”…solo che a differenza della Luisona originale questa dev’essere strepitosa (con la treccia di Alice lo è per forza)! Un abbraccio grande…e ancora complimenti per questa ironica, gigantesca pastona bianca e nera!
Grazie mille Bea! Mi sono divertita tantissimo e Alice ha seguito passo passo il progetto, è un mese che le faccio una testa così con la Luisona! 😂
La Luisona! Un mito, ma immangiabile, almeno quella originale 😊 A tanti auguri Fancy
Giuro che questa era buona! Tanti auguri anche a te! 😊
Ci credo, eccome
Un dolcissimo complimenti per la Luisona…mi piacciono le codette colorate sulla glassa e Buon Natale😘
Grazie Ines! Auguri glassati anche a te! 😁
Dai ganza la Luisona! E mi piace come hai scritto gli ingredienti: le listine da appiccicare sul frigo! 😍
Eheh grazie! Con le ricette blasonate Pln non si può fare ma con queste terra terra sì! 😁
E’ lei!! 😀 L’hai fatta benissimo, rende proprio l’idea, solo e abbandonata sul bancone…con vestito della festa che il giorno dopo fa solo tristezza…mitica!
Poverinaaaa!!! 😢 Infatti è per quello che poi si suicida nella pancia della gente 😁