…c’è un Principe che vuol giocare con lei! Vi ricordate la volpina di lana infeltrita, quella con l’elmo-di-ghianda in testa? Ne ho realizzata (stavolta con tutorial!) una seconda per Chiara, che la voleva perché le ha ricordato quella del Piccolo Principe, appunto. E lei si è portata dietro il suo amico!
Prima il tutorial. Non sono esperta dell’infeltrimento ad ago, e sinceramente non saprei scendere nel dettaglio tecnico più di “bucare ripetutamente con un ago un batuffolo di lana”; perciò ho immortalato le varie fasi di lavorazione, a partire dai materiali… e le immagini parlano praticamente da sé:
L’ovatta serve come supporto su cui avvolgere la lana cardata e cominciare ad infeltrire: si può utilizzare anche una pallina interamente fatta di lana, ma in questo modo se ne consumerà di più e l’oggetto finale risulterà meno compatto e più leggero.
Le prime fasi consistono nell’avvolgere la lana fino a coprire completamente l’ovatta e infeltrire, in più strati, finché il colore e la trama sono omogenei. Una concentrazione maggiore di lana in un punto, modellata in una forma approssimativamente triangolare, servirà per la realizzazione del muso (3); lo stesso, con pochissima lana, vale per le orecchie (4-5). La lana si modella pian piano, con l’aiuto delle dita oltre che dell’ago, fino a farle assumere la forma desiderata, quasi fosse plastilina; sempre infeltrendo con l’ago si congiungono parti diverse, come le orecchie e la coda.
Aggiungendo poca lana bianca dove necessario si “colorano” la pancia e l’interno delle orecchie; una quantità minima di lana nera, già un po’ appallottolata, servirà per occhi e naso. Il bello del procedimento è che si tratta di una via di mezzo tra la pittura (si creano sfumature aggiungendo strati di lana di colore diverso, anche in quantità minime) e la modellazione in tre dimensioni.
La coda è realizzata a parte, con la punta bianca, e poi attaccata sempre infeltrendo, senza colla o cuciture.
Con lo stesso sistema, anche se con più dettagli e colori, è stato fatto il Piccolo Principe. Per i capelli ho infeltrito poco la lana, così che restassero “spettinati” e vaporosi.
I due pupazzini sono poi diventati due bijoux, una spilla e un ciondolo. Per creare il sistema di sospensione non ho voluto aggiungere la colla, che sarebbe rimasta dura e a vista, perciò ho cucito una piccola asola di filo sul retro di entrambi e ci ho inserito un anellino metallico. Tramite l’anellino ho poi agganciato il Principe a un grosso spillo da balia, mentre quello della volpe è servito per la sospensione a una catenina.
Ed eccoli pronti! Quale sarà il prossimo pianeta su cui atterrare?
Magnifico!!!
È bello entrare nel tuo…mondo magico, bravissima.
Un abbraccio e Buona Pasqua.
Grazie cara! Per gli auguri e il resto! 😘
Grazie!!! 😀 Domandina…ma mentre si pungola la lana bisogna bagnarla? Bacioni
Prego! 😁No no tutto a secco!
Fra tutti i regali (tutti graditissimi!) questo è speciale! Grazie grazie grazie!!! Anche del tutorial: adesso ho capito come funziona… e anche che non avrò mai la pazienza di cimentarmi con l’infeltrimento! ;-P
😊😊😊 ma figurati se non hai la pazienza! E poi è un ottimo sistema per sfogare il malumore! 😂😂
Simpaticissimi entrambi i personaggetti. =)
Dani
Grazie Daniela! Il Piccolo Principe in versione paffuta! 😊